In alcuni momenti, dobbiamo trovare il coraggio di esprimere al nostro partner ciò che sentiamo realmente, anche a rischio di sbagliare
Spesso, assieme alla decisione di tacere, sentiamo però un dispiacere, un senso di colpa, la fitta di un conflitto interiore e ci poniamo la domanda: continuare a far finta di niente o esprimersi apertamente?
Silenzio: quale serve e quale no
Naturalmente qualche zona di silenzio va preservata nella coppia. "Dirsi tutto" è un falso mito, significa solo riempirsi reciprocamente di chiacchiere spesso inutili. L'amore vuole anche silenzio, mistero, sguardi. E si nutre anche di cose non dette. Diverso è il caso in cui queste cose non dette ci creino conflitti interiori, malesseri. È probabile che, quando sentiamo il bisogno di esprimere con le parole qualcosa che ci sta a cuore, ma siamo combattuti, si stia affacciando in noi un processo interiore che è ormai maturo per venire alla luce e che occorre assecondare.
Se ciò che nascondiamo al partner è, ad esempio, un dissenso su una decisione che ci coinvolge, non esprimerlo finirà per farci trattenere una quota di energia che andava diretta verso l'esterno, aumentandone, così, l'intensità... Questo ci faccia sentire "compressi" e a disagio.
Il coraggio della parola
Una relazione d'amore non ha lo scopo di far contenti tutti, amici o familiari... All'opposto, il suo vero fine, è quello di realizzare il destino dei due amanti. Sarebbe un limite non comunicare le nostre vere necessità per paura di rompere gli equilibri preesistenti. Ci sono dei momenti, in cui dobbiamo trovare il coraggio di esprimere al nostro partner ciò che sentiamo realmente, anche a rischio di fare degli sbagli o di compromettere le amicizie e i rapporti con i parenti. Se non ci comportassimo così, correremmo il pericolo di vivere una relazione artificiale e sofferta.
Fonte:Riza.it
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