E se l'obiettivo è mantenere il peso forma, o perdere qualche chilo, i 30 minuti devono essere consecutivi: molti studi hanno infatti dimostrato che si bruciano in media 60 calorie in più, rispetto a una passeggiata spezzata in intervalli di 10 minuti. «Questo tipo di camminata stimola il metabolismo che rimane così attivo a lungo e brucia di più anche quando si è a riposo», aggiunge Luca Speciani medico sportivo e nutrizionista di Milano. Volete ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo? Basta riuscire ad andare più veloce senza fare troppa fatica. È quello che si prefigge Fitwalking, tecnica messa a punto da Maurizio Damilano, campione olimpico di marcia (medaglia d’oro a Mosca nel 1980) che con la collaborazione di 150 istruttori organizza corsi in tutta Italia.
In cosa consiste questa tecnica? «È l’arte di camminare (preferibilmente in pianura) a passo veloce e in modo da evitare traumi a tendini, articolazioni e apparato muscoloscheletrico, migliorare la postura e stimolare la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio - spiega Raffaello Ducceschi, ex atleta olimpionico di marcia (ha partecipato alle olimpiadi di Los Angeles nell’84 e di Seul nell’88) e istruttore di Fitwalking presso la Scuola del cammino Pino Dordoni di Sesto San Giovanni (Milano)- bastano poche lezioni per trasformare una semplice passeggiata in Fitwalking. Punti fondamentali sono il corretto appoggio dei piedi(cioè prima il tallone, poi la pianta, completando la spinta con la punta del piede) e l’oscillazione completa delle braccia, molto importante perché se non si muovono nel modo giusto frenano le gambe, facendo fare più fatica. Per la velocità, invece, bisogna attenersi a quello che gli americani chiamano talking test, occorre cioè tenere il ritmo più veloce che permetta di camminare parlando senza affanno».
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