«Interruttore morale»:lei vede il giusto,lui solo l’utile-clicca x leggere-


Sanno distinguere meglio il bene dal male. Le donne sono in grado di capire ciò che è più giusto, mentre gli uomini sono più calcolatori e razionali, e guardano principalmente all`utile. Sono più sensibili alle questioni morali e cambiano spesso idea guidate, la maggior parte delle volte, dalle emozioni e dalle circostanze prima che dalla ragione. Non dipende dal carattere o dall`insicurezza: la volubilità delle donne è una questione di circuiti cerebrali. Che sono diversi da quelli degli uomini: il gentil sesso ha infatti nel cervello un "interruttore morale" che invece manca ai rappresentanti del sesso forte. È quanto emerge da uno studio, tutto italiano, condotto dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano guidati da Alberto Priori, direttore Centro Clinico per le Neuronanotecnologie e la Neurostimolazione Fondazione Irccs Ca` Granda Ospedale Maggiore Policlinico, in collaborazione con l’Irccs San Raffaele di Milano e l`Università di Padova e pubblicato oggi su PLoS One. Il cervello femminile è più plastico, si legge nella ricerca, per questo è più sensibile alla morale rispetto a quello maschile. Talmente ricettivo, spiegano i ricercatori, che il suo funzionamento è modulabile con il passaggio di una debolissima corrente elettrica, non percepibile dal soggetto e assolutamente indolore, applicata sulla fronte.
Come già dimostrato in un precedente studio dello stesso gruppo di ricerca, uomini e donne si comportano diversamente davanti a situazioni conflittuali. Mentre gli uomini rispondono in modo più freddo e razionale, le donne sono molto più emotive. I partecipanti allo studio, 38 uomini e 40 donne con un`età media di 24 anni, dovevano eseguire un compito di giudizio morale prima e dopo essere stati sottoposti al passaggio della debolissima scarica elettrica (tecnica conosciuta come stimolazione transcranica a correnti dirette). Durante il test i soggetti erano chiamati a risolvere situazioni morali caratterizzate da una forte conflittualità tra una soluzione razionale, ma fredda e cinica, e una soluzione guidata dalle emozioni e dall’empatia.
Il "cervello morale" femminile, spiegano i ricercatori, è dunque più duttile e flessibile, probabilmente per far fronte ai diversi ruoli e ai diversi cambiamenti che la donna è chiamata ad affrontare nel corso della vita: "Questo studio conferma la differenza di comportamento morale tra uomini e donne, una diversità che affonda le sue radici nellabiologia e nella neuroanatomia e che è indipendente da fattori culturali, come la religione e l’educazione - spiega Priori -. I risultati dello studio suggeriscono che mentre la morale maschile è immodificabile, quella femminile lo è probabilmente per l’esistenza di aree cerebrali che hanno la funzione di `interruttore` su questo tipo di comportamento".

Fonte:Ilsole24ore

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